Fede e dintorni

La lezione di una donna delle pulizie

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

La lezione di una donna delle pulizie.

– Umiliate e misconosciute, le donne delle pulizie affrontano ogni giorno il loro lavoro sapendo che anche in quel giorno troveranno chi disprezzerà il loro lavoro e umilierà la loro dignità.
– Queste donne, preziose e invisibili, riescono perfino a dare equilibrio ad un giornata vissuta dagli impiegati nello stress dei loro impegni.
– Tra gli impiegati c’è chi cerca di scaricare lo stress di incrociando lo sguardo comprensivo della donna delle pulizie (e non dei colleghi), ma c’è anche chi scarica il suo stress investendo la povera donna con la rabbia accumulata nei frustranti scambi con gli altri colleghi.
– E poi ci sono i caporeparti, il vicedirettore, il direttore che debbono esibire all’umile lavoratrice forme di autoritarismo sempre fuori posto. – Julie Cousins di 67 anni, un’addetta alle pulizie, dopo 35 anni di questo lavoro, decide di lasciare per entrare in pensione. Ma nella lettera di dimissioni ella si rivolge a quanti hanno disprezzato il suo lavoro e ferito la sua dignità. Una mossa che ha avuto un impatto non leggero nella pubblica opinione.

Dopo 35 anni in cui ha pulito uffici, Julie Cousins è finalmente andata in pensione.
♦ Ma prima di andarsene voleva essere certa che i suoi datori di lavoro comprendessero l’importanza di trattare con rispetto qualsiasi persona. Secondo suo figlio Joe, la donna ha lasciato una lettera che ha sottolineato gli atteggiamenti che l’hanno addolorata, portandola ad abbandonare il suo lavoro.
“Ho lasciato il lavoro **** dopo che il modo in cui mi avete trattata in ufficio non è stato altro che aggressivo e crudele, ma questo è un riflesso del vostro carattere, non del mio”- ha affermato la signora 67enne.

♦ Come sottolinea giustamente Julie, non c’è bisogno di tenere quel comportamento sul posto di lavoro.
Anche se è riuscita a dar voce al suo dolore, ha voluto fare anche qualcosa di più, offrendo dei consigli che tutti dovrebbero cogliere:
“Per favore, in un mondo in cui si può essere di tutto, ricordate di essere gentili, perché non siete affatto migliori degli addetti alle pulizie”.
Qualunque lavoro svolga una persona, che sia il CEO di una multinazionale o la cameriera che vi serve il caffè, tutti hanno il diritto di sentirsi considerati.

♦ E allora non sorprende che la lettera sia diventata virale. Il testo ha innescato una discussione sui social media in cui la gente ha concordato con il messaggio di Julie.
♦ Anche se il suo ruolo è cruciale per il successo di un’impresa, lo staff di supporto viene spesso poco considerato.
Come ha detto allaBBC  Frances O’Grady, segretaria generale del Trades Union Congress, “gli addetti alle pulizie hanno giocato un ruolo fondamentale durante questa pandemia, tenendo sicuri i luoghi di lavoro e gli spazi pubblici, spesso a costo di un grande rischio personale”.

♦  Mentre speriamo che Julie possa godersi tranquillamente la pensione, ricordiamo che la sua lettera virale ha un extra bonus: suo figlio Joe ha ancor più motivi per ammirare sua madre, perché si batte per ciò che è giusto.
Come dice lui stesso condividendo la lettera: “Ed è per questo che amo la mia mamma…”

(fonte: aleteia.org, 12/05/21).

Umiliate e misconosciute, le donne delle pulizie affrontano ogni giorno il loro lavoro, sapendo che anche in quel giorno troveranno chi disprezzerà il loro lavoro e umilierà la loro dignità. – Queste donne, preziose e invisibili, riescono a dare perfino un equilibrio ad un giornata vissuta dagli impiegati nello stress dei loro impegni. – E poi – riconosce una segretaria generale di una importante azienda – li addetti alle pulizie hanno giocato un ruolo fondamentale durante questa pandemia, tenendo sicuri i luoghi di lavoro e gli spazi pubblici, spesso a costo di un grande rischio personale”.

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