“La politica e la potenza della rete”

Il mio viaggio inizia dal sito www.pdcalabria.it

“Consiglio ai Giovani Democratici calabresi, prima di rallegrarsi per le vittorie altrui, di indiziare a guardare in casa perché c’è tanto (ma proprio tanto!) lavoro da fare”

Sandro D’Agostino - Capogruppo al Consiglio Comunale di Tropea
Sandro D’Agostino - Capogruppo al Consiglio Comunale di Tropea

Circa un mese fa veniva pubblicato un articolo della sempre brava Tania Ruffa, membro della Direzione Nazionale dei Giovani Democratici, che ho letto con attenzione perchè ho maturato la convinzione di non essere più giovanissimo e ricercare suggerimenti da chi ha meno anni di me è sempre utile.
L’articolo, intitolato “La politica e la potenza della rete”, evidenziava l’influenza determinante della rete internet sui recenti successi politici del centro-sinistra (amministrative e referendum in particolare).
Pur non condividendo integralmente il messaggio della giovane democratica, che ha tutta la mia stima e la mia simpatia, ho cercato di comprendere il rapporto del PD di Vibo Valentia con la rete internet.
Il mio viaggio inizia dal sito www.pdcalabria.it, quando cerco fiducioso l’indirizzo internet della direzione provinciale di Vibo Valentia. Clicco sull’indicazione federazione di Vibo Valentia e scopro un cartello di lavori in corso con un lampeggiante sulla voce “under construction”. Non demordo e mi avvio alla sezione “PD in Calabria” e ritrovo la dizione “in costruzione”. Mi convinco che il sito dice il vero, che un partito del PD in Calabria sia ancora da costruire e che a Vibo Valentia la situazione sia anche peggiore.
Non mi arrendo alla verità e su google digito PD Vibo Valentia. Un sorriso sul mio volto: esiste la pagina facebook “Partito Democratico Federazione Provinciale Vibo Valentia”. I post sono un po’ datati, però scopro l’indirizzo email e scrivo fiducioso al Commissario De Luca. La rete risolverà i nostri problemi! Mi scateno nel proporre domande al commissario. Volevo capire se è vero che a Tropea è stato annullato il tesseramento, se ero iscritto o meno al partito, volevo capire come mai ci siamo visti solo una volta in occasione appunto di un tesseramento di cui si disconoscono le sorti. Fino a ieri ero stato troppo vecchio a pensare che ci saremmo dovuti incontrare in una sezione di partito ma le mie preoccupazioni stavano per svanire con un clic. Presto avrei capito tutto; dovevo solo aspettare che nella mia casella di posta arrivasse una email della Federazione del PD di Vibo Valentia.La mia email non ha avuto nessuna risposta. Torno triste e continuo a chiedermi: perché il commissariamento è permanente? perché un piccolo circolo come quello di Tropea non può organizzarsi autonomamente? Cosa spinge un commissario a non convocare i pochi iscritti di una sezione che potrebbe funzionare? E’ stata accettata o meno la mia iscrizione al partito?
Certamente internet non ha dato risposta alle mie domande. Se la salute di un partito si misura con la sia capacità di essere appetibile per quanto propone on line, consiglio ai Giovani Democratici calabresi, prima di rallegrarsi per le vittorie altrui, di indiziare a guardare in casa perché c’è tanto (ma proprio tanto!) lavoro da fare.


Capogruppo al Consiglio Comunale di Tropea

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