Fede e dintorni

La storia del giovane tordo e dei lombrichi

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

La storia del giovane tordo e dei lombrichi.

– La piccola storia di oggi ci porta a fare una considerazione sui giovani che hanno desiderio di vivere la loro vita in autonomia, senza legami dichiarati o creati al momento.
– Nella loro ingenua libertà, essi sono continuamente esposti alle tentazioni della vita e alle catene pronte a ridurli in stato di schiavitù, le nuove schiavitù.
– I giovani sono appetiti dai vari mercanti di morte, che vedono in loro formidabili consumatori dei micidiali prodotti che escono da laboratori di morte. Le pubblicità stimolano il desiderio e le cattive compagnie aiutano ad abbattere ogni remora od ostacolo alla trasgressione.
– Solo davanti ai vari drammi che  li colpiscono (morti impreviste, suicidi…) l’attenzione degli adulti si ferma su di loro. E mentre li si vede in lacrime per chi è caduto, bruciato dalla tentazione o dalla disperazione, un senso di compassione pervade tutta la comunità. – Nella vita si va avanti con sacrificio, seguendo la via stretta dell’impegno e della condivisione della propria vita con chi sta nel bisogno. Così si ritroverà una vita ricca di umanità e di infinito.

Una volta, uno stormo di  uccelli volava sulla campagna e un giovane tordo sentì provenire dal basso, dalla terra, un annuncio che diceva: “Attenzione, tordi! Io ho appetitosi vermi e ve li do gratis!”
♦ Dato che gli piacevano i lombrichi, il giovane tordo decise di scendere a verificare.
Quando planò per terra, vide un uomo con un carro pieno di vermi che urlava il suo annuncio.
Il giovane tordo arrivò e li chiese. Gli furono dati due vermi. Erano gustosi.
Allora il giovane tordo rimase lì ed ebbe due lombrichi.
♦ Il giorno seguente, si avvicinò al carro e ne chiese altri due.
Ma l’uomo gli disse: “No. Quelli erano solo per assaggiarli. Io li vendo i lombrichi”.
“Quanto?” chiese il tordo.
“Una piuma per due vermi”, rispose l’uomo.
Il tordo rispose: Oh, le mie piume sono troppo belle…!
Ma poi guardò i vermi e vide che erano appetitosi.
E pensò: una piuma non è niente. Ne tirò una, gliela diede e ricevette due vermi. Erano deliziosi.
♦ Rimase nelle vicinanze e, il giorno dopo, si tirò un’altra piuma e mangiò altri due vermi.
E così fu una, due settimane.
♦ Un giorno decise di tornare al suo stormo, di rivedere suo padre, sua madre, gli amici …
Tentò di volare, ma non ci riuscì. prima, perché era diventato troppo grasso e poi perché aveva poche piume. La soluzione fu quella di rimanere lì, triste, vicino all’uomo, mangiando lombrichi e perdendo le sue piume, fino alla sua morte.

♦ Questi vermi sono le droghe, alcol o qualsiasi dipendenza.
È preferibile cercare i lombrichi insieme agli altri uccelli, quelli che formano lo stormo di famglia. Così non c’è pericolo.
Così è nella vita: conviene cercare soluzioni insieme alla propria comunità cristiana.
È meglio seguire la via stretta della croce indicata da Gesù.
La croce di fedeltà alla Chiesa da lui fondata, una, santa, cattolica e apostolica. È questa fedeltà che ci conduce alla vera trasfigurazione.
Come rosa tra le spine, piena di grazia, fu sempre pura e senza macchia, la Madonna Immacolata!

(Fonte: Historinhas do Padre Queiroz, redentorista brasiliano).

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