Fede e dintorni

Mai vergognarsi di appartenere a Dio

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Mai vergognarsi di appartenere a Dio.

– Mai vergognarsi di appartenere a Dio… Nella vita capita di vergognarsi di un parente povero, di un parente finito in carcere o di un parente stravagante che esce fuori dalle righe sociali.
– Anche l’amicizia corre questo continuo rischio.  Fino a quando il vento è favorevole certi amici sono sempre presenti; ma appena la fortuna gira le spalle, ecco che non ti riconoscono più.
– Gesù ammonì i suoi fin troppo  “entusiasti” discepoli:  «Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi!» (Marco 8,38).
– La bella storia di oggi, quella di un mercante arricchitosi in America che si finse povero ai suoi parenti, può essere di ammonimento per tutti..

♦ Un mercante spagnolo di seta, a nome Michele Zamorra, emigrò dalla sua patria (Cuba, nella Castiglia) e andò in America, dove già vari uomini della sua professione si erano arricchiti in breve tempo.
Anche egli trovò gran fortuna in America, sicché dopo pochi anni era già milionario.  – Volle allora tornare in patria, pensando di far parte delle sue ricchezze suo padre suo e i suoi parenti più prossimi, in modo da non aver più bisogno di nulla finché campassero.
Prima però volle metterli alla prova.
Arrivò ella casa paterna vestito da straccione, perché tutti potessero credere che dall’America fosse tornato tanto miserabile da dover chieder l’elemosina.
Ciò nonostante, il padre lo ricevette con grande amore, rallegrandosi assai di rivedere il suo figlio, e invitò anzi tutti i parenti ad una festicciola di famiglia in suo onore.
Ma già da questa festa il mercante si  accorse ben presto che gli altri parenti si vergognavano di lui e che non provavano nessun piacere di vederlo tornato in Spagna.

Passarono pochi giorni ed egli si rivelò come aveva pensato: fece ricchissimi donativi al padre che lo aveva accolto, ma non diede nulla ai parenti che si erano vergognati di lui. E se ne tornò in America.
♦  Si può ben immaginare come restarono quelli e come si mordettero le mani per averlo trattato con disprezzo credendolo povero e fallito…

Orbene, lo stesso farà Dio con noi se, per un falso rossore o vergogna, non vorremo professare di appartenere alla religione e alla Chiesa di Cristo in questa vita, in cui Cristo non ha ancora assunta la sua gloriosa maestà. Rischieremo di restare a mani vuote nel giorno del giudizio.
Ed ecco ancora un’altra parola di Cristo a questo proposito: «Chi si vergogna di me e delle mie parole, se ne vergognerà di lui anche il Figlio dell’uomo, quando apparirà in tutta la sua maestà!»

Quando il vento è favorevole certi amici sono sempre presenti; ma appena la fortuna gira le spalle, ecco che non ti riconoscono più. Gesù ammonì i suoi “entusiasti” discepoli: «Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi!» (Mc 8,38).

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