Fede e dintorni

PRIMA DISCEPOLO, POI MAESTRO

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Prima discepolo, poi maestro.

– Sembra che quanto più i tempi diventano difficili, tanto più sorgono maestri ad insegnare. –
La larga diffusione dei social media ha dato a tutti la possibilità (non la capacità) di farsi maestri degli altri. – Ma sappiamo bene che prima di essere maestri bisogna essere umili discepoli.
– Tutti forse siamo stati discepoli di qualche maestro e poi maestri di qualche discepolo. Abbiamo progredito nella vita quando abbiamo osservato con attenzione i maestri al lavoro. Abbiamo denunciato fasi di stallo quando abbiamo pensato solo a lodare con la bocca i maestri per apparire belli ed educati invece di imitarli.
– Infatti, “Triste è quel discepolo che non imita il suo maestro” (Leonardo), ben sapendo che “il discepolo non è da più del maestro; ma ognuno ben preparato sarà come il suo maestro” (Gesù).– Ognuno di noi che vuole essere un buon maestro deve essere prima un buon discepolo. – San Filippo Neri poi ammoniva: “Non fate i maestri di spirito, e non pensate di convertire gli altri; ma pensate a regolare prima voi stessi!”. – C’ è qualcosa che possiamo imparare dalla piccola storia di oggi?

L’artista funambolo invita il suo aiutante.
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Negli Stati Uniti, ci sono le famose cascate del Niagara al confine con il Canada, e sono note per la loro vastità tra i più famosi salti d’acqua del mondo. Non si tratta di cascate particolarmente alte (solo 52 m di salto); la loro fama è certamente legata alla spettacolarità dello scenario, dovuto al loro vasto fronte d’acqua e all’imponente portata del fiume Niagara. Esse formano una delle meraviglie del mondo oltre che un importante punto turistico del Paese.
♦ Proprio in cima alla cascata, c’è un cavo d’acciaio che attraversa il fiume. Su di esso esso, i funamboli fanno presentazioni per divertire i turisti. Addirittura alcuni vanno su una moto fino a metà del fiume e poi sul cavo di acciaio, proprio sopra la cascata, fanno la loro esibizione.
♦ Una domenica pomeriggio, un artista funambolo stava preparando la sua moto per lo spettacolo, e chiese al suo assistente: “Come andrà oggi; ce la farò?”
Il giovane rispose con fermezza:
– Sono sicuro che lei farà un bellissimo spettacolo e non cadrà”.
– Quindi puoi venire con me sul sellino posteriore della moto? – chiese il funambolo.
Il giovane reagì immediatamente:
– No. Questo proprio no!

Ciò significava che quelle belle parole le aveva dette con la bocca, ma senza crederci veramente. Aveva parlato con la bocca solo per compiacere il suo capo.

♥ Avere fede non è solo dire che si crede in Cristo, ma andare con lui in groppa alla sua moto, che è la Chiesa. È mettere in gioco la propria vita nella sequela del suo Vangelo.
♥ La Madonna non ha solo partorito Gesù, ma è andato insieme a lui “in sella alla sua moto”, per aiutarlo a compiere la grande avventura della Redenzione.
♥ Se anche noi lo facciamo, attraverseremo certamente acque agitate, ma arriveremo dall’altra parte, che è il Regno di Dio, il futuro, la Vita Eterna.

(Fonte: Historinhas do Padre Queiroz, redentorista brasiliano).

Sembra che quanto più i tempi diventano difficili, tanto più sorgono maestri ad insegnare. – “Triste è quel discepolo che non imita il suo maestro” (Leonardo), ben sapendo che “il discepolo non è da più del maestro; ma ognuno ben preparato sarà come il suo maestro” (Gesù). Ma ognuno di noi che vuole essere un buon maestro deve essere prima un buon discepolo. Avere fede non è solo dire che si crede in Cristo, ma mettere in gioco la propria vita nella sequela del suo Vangelo. E’ camminare con Lui e continuare a farlo sulle orme che ha lasciato.

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