Fede e dintorni

Sacro Cuore di Gesù, via d’amore

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Sacro Cuore di Gesù, via d’amore.

– Venerdì prossimo, 19 giugno, sarà celebrata la solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, la cui data non è fissa, ma mobile, perché cade il venerdì dopo la domenica del Corpus Domini.
– U
n culto ancora molto popolare che ha ispirato chiese, atenei, oratori ed ha avuto fior di Santi – a cominciare da santa Margherita Maria Alacoque – che sono stati apostoli di una devozione che è il cuore della rivelazione, il cuore della nostra fede, perché Cristo si è fatto piccolo scegliendo la via di umiliare se stesso e annientarsi fino alla morte sulla Croce.
– Non è giusto che rimanga solo una immaginetta per devoti o una figura-simbolo legata alla pratica dei primi venerdì, perché c’è sempre il rischio di fermarsi al contorno o ai dettagli e di smarrire il centro. – “Ecco il Cuore che ha tanto amato gli uomini!” – Sacro Cuore di Gesù, via d’amore, infiamma i nostri cuori del tuo amore! – In verità molti credenti sono incendiati del suo amore, ma tanti rimangono ancora freddi e lontani.

Un po’ di storia. All’inizio.
♦ Anche se la prima celebrazione risale al XVII secolo, probabilmente nel 1672 in Francia, la devozione al sacro cuore di Gesù ha origini molto più antiche. Punto di partenza è, per così dire, la figura di san Giovanni apostolo che tantissime iconografie ritraggono nell’Ultima Cena con il capo appoggiato al cuore di Gesù.
Notevole impulso venne poi anche nel Medio Evo da figure come Matilde di Magdeburgo (1207-1282), Matilde di Hackeborn (1241-1299), Gertrude di Helfta (1256-1302) ed Enrico Suso (1295-1366).

Le visioni di santa Margherita Maria Alacoque
♦ Tuttavia la vera diffusione del culto va attribuita a san Jean Eudes (1601-1680) e soprattutto a santa Margherita Maria Alacoque (1647-1690). Quest’ultima, monaca visitandina nel monastero di Paray-le-Monial, ebbe per 17 anni apparizioni di Gesù che le domandava appunto una particolare devozione al suo cuore.
La prima visione risale al 27 dicembre 1673 festa di san Giovanni evangelista e la santa nella sua autobiografia la raccontò così: «Ed ecco come, mi sembra, siano andate le cose. Mi disse: Il mio divin cuore è tanto appassionato d’amore per gli uomini e per te in particolare, che non potendo più contenere in se stesso le fiamme del suo ardente Amore, sente il bisogno di diffonderle per mezzo tuo e di manifestarsi agli uomini per arricchirli dei preziosi tesori che ti scoprirò e che contengono le grazie in ordine alla santità e alla salvezza necessarie per ritirarli dal precipizio della perdizione. Per portare a compimento questo mio grande disegno ho scelto te, abisso di indegnità e di ignoranza, affinché appaia chiaro che tutto si compie per mezzo mio».

Il culto universale e la Basilica di Montmartre, Parigi.
♦ Al centro di un acceso dibattito teologico, la festa del Sacro Cuore fu autorizzata nel 1765 limitatamente alla Polonia e presso l’Arciconfraternita romana del Sacro Cuore. Fu solo con Pio IX, nel 1856, che la Festa divenne universale, accompagnandosi da subito alla dedicazione di congregazioni, atenei, oratori e chiese, la più famose della quali è probabilmente la Basilica di Montmartre a Parigi.
Raccogliendo o meglio riunendo le tesi del dibattito sul significato teologico nel sacro Cuore di Gesù si celebra insieme il cuore come organo umano unito con la divinità di Cristo e l’amore del Signore per gli uomini di cui il cuore è simbolo.

La Giornata di santificazione dei sacerdoti in tempo di coronavirus.
Tradizionalmente nella solennità del Sacro Cuore di Gesù si celebra la Giornata di santificazione sacerdotale. E quest’anno la solennità capita nei limiti imposti dalla pandemia del coronavirus. Il Vescovo della Diocesi di Livorno, Mons. Simone, ha scritto: «Quest’anno celebriamo la memoria del nostro sacerdozio in un tempo di paura, di preoccupazioni e anche purtroppo di morte. In questo tempo la dimensione esistenziale del nostro sacerdozio la condividiamo con il sacerdozio comune dei nostri fedeli. Anche noi come tutti i nostri parrocchiani, offriamo a Dio, prima di tutto, le nostre pene. Aggiungiamo, sia pure indegnamente, qualcosa di nostro, alla sofferenza di Cristo, alla croce di Cristo. La prima offerta sacerdotale che viviamo in questo tempo è quindi la nostra sofferenza, le nostre inquietudini con tutto il nostro popolo».

Pratiche e preghiere al Sacro Cuore
♦ Sono tante le pratiche e le preghiere dedicate al Sacro Cuore di Gesù.
La pratica dei primi Venerdì, con la grande promessa di Gesù di assicurare la salvezza a chi per 9 primi venerdì consecutivi farà la comunione in riparazione dei peccati.
Il mese del Sacro Cuore; l’Apostolato della preghiera che ha  come scopo diffondere l’amore di Gesù. Lo scapolare del Sacro Cuore. le varie preghiere di consacrazione, a cominciare da quello ispirato da santa Margherita Maria Alacoque.
Ecco il testo dell’offerta della giornata, che tanti fedeli ripetono ogni mattina.
«Cuore Divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, madre della Chiesa, in unione al Sacrificio Eucaristico, le preghiere, le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno in riparazione dei peccati e per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del Divin Padre. Amen».

Il culto al Cuore Eucaristico di Gesù.
♦ La devozione al Cuore Eucaristico di Gesù, cara alla tradizione redentorista, non si presenta come un doppione e tanto meno come antagonista alla devozione al Sacro Cuore di Gesù. E’ piuttosto un aspetto particolare della grande devozione al Sacro Cuore di Gesù, contemplato nell’atto di istituire l’Eucaristia e il Sacerdozio durante l’ultima Cena.
♦  Papa Leone XIII eresse a Roma nella chiesa di san Gioacchino l’arciconfraternita del Cuore Eucaristico di Gesù. Col Breve Adnotae nobis del 1903, affidava il culto e l’apostolato del Cuore Eucaristico ai Figli di S. Alfonso, i Missionari Redentoristi.
♦  Benedetto XV approvò la devozione al Cuore di Gesù che ci dona la santissima Eucaristia.
♦ Pio XII con l’enciclica “Haurietis aquas” del 1956 promosse la devozione con queste parole: “Non si potrà facilmente comprendere l’amore che ha spinto il Salvatore a farsi nostro spirituale alimento, se non coltivando una speciale devozione al cuore Eucaristico di Gesù”.
Il P. Michele Mazzei (1878-1954), superiore provinciale dei Redentoristi di Napoli dal 1930 al 1933 e poi consultore generale della Congregazione, era solito dire: “La devozione al Sacro Cuore per noi Redentoristi è nella forma di devozione al Cuore Eucaristico di Gesù”.
♦ Un patrimonio spirituale da non disperdere.

La devozione al Sacro Cuore di Gesù, un culto ancora molto popolare che ha ispirato chiese, atenei, oratori ed ha avuto fior di Santi, a cominciare da santa Margherita Maria Alacoque, che sono stati apostoli di una devozione che è il cuore della rivelazione, il cuore della nostra fede: l’amore sacrificale di Cristo per l’umanità. La devozione al Sacro Cuore per i Redentoristi si esprime anche nella forma di devozione al Cuore Eucaristico di Gesù.

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