Attualità Fede e dintorni

Spirito di distacco e povertà

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Spirito di distacco e povertà.

195a-povertaAmare le cose e non volerle possedere. Una società di consumi, come la nostra, è in continua ricerca di creare bisogni fittizi e modi come soddisfarli. Ed ecco che si assiste alle corse quotidiane dell’accaparramento dei beni di consumo: avere il prodotto reclamizzato dalla pubblicità, l’ultimo modello di auto, telefono, orologio ecc… La passione per il collezionismo, poi, riempie le case di cianfrusaglie di vario genere, creando dissapori familiari… E le case restano chiuse; diventano fortini a difendere cose e cose. E’ tempo che impariamo il distacco dalle cose, di liberarci dall’inutile accaparramento… C’è da andare a cercare uno spirito nuovo, lo spirito di povertà.  

♦ Ivan, un giovane sveglio, figlio di un ricco papà, gira ogni giorno per le strade del paese. Vede delle mele: gli piacciono e le porta a casa; vede una bicicletta e la porta a casa; vede una motoretta e la porta a casa. Vede tante cose belle, e, portandole tutte a casa sua, riempie ogni locale e ogni angolo della casa e del grande giardino di ogni ben di Dio.
♦ E più ne porta a casa, più ne vede; più ne vede, più ne porta.
Vuole tutto per sé.
♦ Un giorno il papà ritorna da un lungo viaggio, vede, e chiede spiegazioi al figlio: “Papò, mi piace tutto, voglio portare tutto a casa: frutta, fiori, motorini…; tutto ciò che vedo, perché tutto mi piace”.
Il papà gli risponde: “Figlio mio, ti conviene riportare e lasciare tutto dov’era prima, perché quanto riuscirai a vedere, a toccare, è tutto mio, quindi è tutto tuo”.
Puoi girare per i nostri possedimenti senza un soldo in tasca: non devi proprio comprare niente, perché tutto è tuo: il figlio del padrone possiede tutto ciò che possiede suo padre.

Promemoria

  • Il Figlio di Dio non porta niente con sé.
  • Questa è il senso della povertà: mio è Dio, quindi mio è tutto ciò che è suo.
  • Nessuno ponga la sua gloria negli uomini [e nelle cose], perché tutto è vostro: il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio. (1 Corinzi 3,11-23).
Nessuno ponga la sua gloria negli uomini [e nelle cose], perché tutto è vostro: il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio. (1 Corinzi 3,11-23).
Nessuno ponga la sua gloria negli uomini [e nelle cose], perché tutto è vostro: il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio. (1 Corinzi 3,11-23).

Condividi l'articolo