Fede e dintorni

Traumi infantili e peccati di famiglia

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Traumi infantili e peccati di famiglia.

– E’ bello vedere una famiglia felice e serena, dove tutti si accolgono con gioia e serenità. Ma attenzione! Si porta questa felicità in un vaso fragile che spesso viene incrinato dai ricordi o da traumi infantili.
– Quante volte, anche all’interno della famiglia, si rimane sconcertati dinanzi a certe posizioni di rifiuto, di critica e di decisioni acide e dure prese senza un perché.
– L’angosciosa domanda allora viene su: “Ma che gli ho fatto… perché mi ha trattato così?… ” – E le ripercussioni possono essere negative, fino al punto di ricorrere allo psicologo per avere un aiuto.
– Per chi crede alla potenza distruttiva del peccato, è il momento di mettere in atto gli atti spirituali a difesa dello spirito proprio e della pace della famiglia o della comunità. Il peccato non è una parola… E’ un virus che entra dentro di noi e stravolge le nostre buone intenzioni. Anzi, il virus del peccato originale lo abbiamo ereditato, pur non volendo, siamo contagiati e rischiamo di contagiare anche gli altri. Il Battesimo ricevuto ci ha tolto il peccato originale, ma restano le sue conseguenze che noi dobbiamo combattere con le armi della fede. – Il coronavirus, ancora in corso, ci sta insegnando che non si può abbassare la guardia!

Un giorno, una signora portò la figlia di dieci anni dallo psicologo, perché improvvisamente aveva iniziato a perdere i voti a scuola e non riusciva ad imparare niente più.
♦ Dopo diverse sedute di terapia, lo psicologo scoprì che tutto era iniziato quando la ragazza, frequentando un corso di pianoforte, fu in grado di imparare a suonare una canzone. Chiamò suo padre e la suonò perché lui la sentisse.
Dopo averla sentito, il padre increspò la faccia e disse: “Le donne non dovrebbero imparare queste cose!” E si ritirò.  – Da quel momento in poi la ragazza iniziò a suonare male al pianoforte, anche a scuola.

♦ Allora lo psicologo chiamò il padre della ragazza per parlargli.
Dopo alcune sedute di terapia, lo psicologo scoprì che la madre di quell’uomo era una donna cattiva e trattava molto male suo marito e i figli maschi. Il figlio, poi, in rivolta contro la madre, crebbe con l’idea che quella donna non era buona. Ma se la donna non era buona, la figlia invece sì.
♦ Poiché la ragazza suonava molto bene la canzone, questo fatto smentiva la sua idea inconscia.  velocemente e senza nemmeno rendersene conto, si arrabbiò e disse che una donna non dovrebbe suonare il piano.
Fondamentalmente, quello che voleva dire era che se una donna non va bene, sua figlia non potrebbe mai essere come lei.
♦ Lo psicologo quindi chiese di parlare con sua madre, che era già anziana. Questa venne.
Dopo diverse sedute di terapia, venne fuori che suo padre tradiva sua madre, inoltre e la picchiava davanti ai suoi figli. Ella trasferiva la rivolta contro il padre sui suoi figli, trattandoli con violenza.

♦ Sfortunatamente, non si poteva chiamare la madre di quella vecchia signora, perché era morta da molto tempo. Ma certamente anche lei aveva subito un trauma, che era il risultato del comportamento sbagliato dei suoi antenati.

Immaginate se tutti fossero vivi e lo psicologo li stesse interrogando uno per uno. Sarebbe giunto fino ad Adamo ed Eva, cioè fino al peccato originale.
Ecco allora. C’è una spiegazione perché c’è il peccato e perché non c’è pace dentro di noi e nel mondo. Il male va di generazione in generazione. Senza rendercene conto, noi portiamo il male che abbiamo ricevuto agli altri.

Fortunatamente, c’è una via d’uscita da questa triste corrente di traumi infantili e di eredità negativa: se scopriamo che un problema che ci portiamo proviene dalla nostra infanzia, il 50% è già superato. L’altra metà è questione di tempo e pazienza.
Se una moglie è gelosa di suo marito, ad esempio, e scopre che ciò è dovuto a un trauma infantile, non biasimerà suo marito. Al contrario, gli chiederà aiuto. E il trauma non distruggerà la sua famiglia.
L’80% dei nostri problemi relazionali derivano da traumi infantili. Questo è un grande distruttore della pace tra noi.

Maria Santíssima è la persona che più sostiene la pace, perché, come Madre, vuole vedere tutti i suoi figli e le sue figlie uniti.

(fonte: Historinhas do Padre Queiroz, redentorista brasiliano).

Il peccato ha una potenza distruttiva delle nostre relazioni. Per chi ci crede, è sempre il momento di mettere in atto gli atti spirituali a difesa dello spirito proprio e della pace della famiglia o della comunità. Il peccato non è una parola… E’ un virus che entra dentro di noi e stravolge le nostre buone intenzioni. Anzi, il virus del peccato originale lo abbiamo ereditato, pur non volendo, siamo contagiati e rischiamo di contagiare anche gli altri. Il Battesimo ricevuto ci ha tolto il peccato originale, ma restano le sue conseguenze che noi dobbiamo combattere con le armi della fede. – Il coronavirus, ancora in corso, ci sta insegnando che non si può abbassare la guardia!

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