Fede e dintorni

Tu sei il Figlio mio, l’amato

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Tu sei il Figlio mio, l’amato.

Oggi è la domenica del Battesimo di Gesù: “Battezzato Gesù, si aprirono i cieli e come una colomba lo Spirito discese su di lui, e la voce del Padre disse: «Questi è il mio Figlio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».
– Al fiume Giordano Dio presenta al mondo Gesù, il Cristo: il Figlio suo, l’amato, e gli dona la forza dello Spirito per compiere la sua missione di Salvatore.
– E al fiume Gesù, il Figlio amato, pur senza peccato, si era messo in fila con i peccatori; scende nel Giordano come un peccatore, esce dall’acqua con la propria missione. Infatti Egli per noi è diventato sapienza, giustizia, santificazione e redenzione per condurci tutti a Dio.
– In questa celebrazione, oggi, ricordiamo il nostro Battesimo, nel quale l’acqua e lo Spirito ci hanno rigenerati e fatti diventare figli di Dio: figli nel Figlio, figli amati come Gesù. – Il Battesimo, che noi abbiamo ricevuto, ci inserisce nel mistero di Cristo e diventiamo anche noi figli amati dal padre. Il Battesimo ci inserisce anche nel corpo della Chiesa, nel popolo santo di Dio. Pertanto è  consigliato rinnovare le promesse battesimali.
– Qualora non si ha la possibilità di partecipare in chiesa per le restrizioni dovute al Covid coronavirus con le sue varianti, questa  nostra rivista offre un aiuto a farlo da casa, personalmente o insieme ai propri cari.

Dal Vangelo di questa domenica (Lc 3,15-16.21-22)
♦ In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Gesù, il figlio obbediente amato dal Padre.
♦ Il battesimo rappresenta una svolta nella missione del Figlio di Dio tra gli uomini. Come la sua vita terrena è cominciata per mezzo dello Spirito, così per mezzo dello stesso Spirito prende avvio la sua vita apostolica.
♦ Il cuore della pagina evangelica è la voce che dice: «Tu sei il Figlio mio, l’amato». Parole che attestano la relazione di Gesù con il Padre, e che rinviano alla figura del “servo sofferente”: «Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio» (Is 42,1).
♦ Tutta la sua missione è finalizzata a compiere la volontà del Padre. Il battesimo inaugura l’inizio del cammino di Gesù per tutta la terra d’Israele. La voce del Padre è un punto di demarcazione. A partire dal gesto del Battista si prospetta per Gesù un cambiamento che, chiudendo la vita nascosta, apre la sua missione: d’ora in poi Gesù sarà il profeta noto a tutto il popolo.
♦ Sulle rive del fiume Giordano non è presente solo Israele, ma l’intera umanità, chiamata a riconoscere colui che è più forte del Battista. Esteriormente nulla lo distingue dagli altri: è vero Dio e vero Uomo che accetta di caricarsi del male dell’umanità, anticipando con il battesimo il mistero della sua passione.
(don Michele G. D’Agostino, ssp, in ladomenica.it)

Battesimo come Epifania (manifestazione) della Trinità.
♦La scena del Battesimo di Gesù è una chiara epifania. Gesù è individuato come il Messia (o, per dirlo alla greca, il Cristo) annunciato, atteso da secoli e finalmente giunto, a dimostrazione che Dio è fedele alle sue promesse. Il Cristo lì presente non è soltanto un uomo, ma è proclamato da Dio come suo Figlio.
A Dio, che parla dichiarandosi Padre del suo Figlio presente in forma umana, si unisce lo Spirito Santo: è l’epifania della Trinità, l’inattesa rivelazione dell’intima natura divina.
Il battesimo è l’incomparabile dono divino, per cui chi l’ha ricevuto è assimilato a Gesù, e come lui può rivolgersi a Dio chiamandolo Padre.
Il cristiano trova in questo evento una sintesi della sua fede, e in particolare riceve l’invito a riconsiderare il proprio battesimo, rinnovando le promesse battesimali.

Rinnovazione delle promesse battesimali in forma personale.
(se non si può andare in chiesa a causa del Covid coronavirus)

In questo giorno dedicato al Battesimo di Gesù voglio rinnovare le promesse del mio battesimo, con le quali un giorno ho rinunciato a satana e alle sue opere e mi sono impegnato a servire fedelmente Dio nella santa Chiesa cattolica.
Perciò:
Rinuncio al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio
Rinuncio alle seduzione del male, per non lasciarmi dominare dal peccato.
Rinuncio a satana, origine e causa di ogni peccato.

Credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra
  Credo in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre.
  Credo nello Spirito Santo, la Santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna
Dio onnipotente, che mi hai liberato dal peccato e mi hai fatto rinascere dall’acqua e dallo Spirito Santo, custodiscimi con la tua grazia in Cristo Gesù nostro Signore, per la vita eterna. Amen.

Per la preghiera
Dio onnipotente ed eterno,
nel Cristo, tuo amato Figlio, concedi a noi, concedi a noi tuoi figli rinati dall’acqua e dallo Spirito, di vivere sempre nel tuo amore;
divenuti tuoi figli per mezzo del Battesimo, aiutaci a custodire sempre la fede con una vita che si nutre di preghiera costante e di opere di carità.
San Leone Magno mi avvisa: “Riconosci, o cristiano, la tua dignità, e, divenuto partecipe della natura divina, rifiuta di ritornare alla primitiva viltà”.

Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».- L’uomo nuovo per la nuova umanità! Dice San Leone Magno: “Riconosci, o cristiano, la tua dignità, e, divenuto partecipe della natura divina, rifiuta di ritornare alla primitiva viltà”.

Condividi l'articolo