Fede e dintorni

Un cameriere guadagnò un ristorante

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Un cameriere guadagnò un ristorante.

Una simpatica storia incontrata sul web, pubblicata da un missionario redentorista, aiuta a capire che le sorprese ci vengono continuamente da Dio, anche attraverso gli uomini.
– Dio vuole essere accolto in ogni uomo che si trova in difficoltà, e può anche rivelare la sua presenza a bene compiuto. La Lettera agli Ebrei, nella Bibbia, ricorda al cap 13, 2 ss: “Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo. Ricordatevi dei carcerati, come se foste loro compagni di carcere, e di quelli che soffrono, essendo anche voi in un corpo mortale…”.  Abramo ne fece l’esperienza e con lui chissà quanti altri.
– La storia di oggi, oltre alla curiosità che suscita, viene citata come esempio catechistico..

Una volta l’imperatore Napoleone,che amava uscire in incognito, decise di fare una passeggiata per la periferia di Parigi, vestito da uomo comune. Solo una guardia di sicurezza lo accompagnava, anche essa sotto mentite spoglie.
♦ A mezzogiorno entrarono in un ristorante per pranzare. Ma lì scoprirono di non aver portato soldi con sé. Ciascuno pensava che fosse l’altro a portarli.
La guardia parlò con il proprietario del ristorante, che era al bancone, chiedendogli di scrivere una nota che poi avrebbe pagato. Ma il proprietario, dato che non li conosceva, non fu d’accordo.
♦ Nel frattempo, un cameriere che ascoltava la conversazione, guardandoli con attenzione, disse al padrone: “Li servirò io e poi pagherò io stesso”.
E così pranzarono al meglio.
♦ Lo stesso pomeriggio, la guardia, ancora vestita come prima, si riaffacciò al ristorante e disse al proprietario: “Se fosse per voi, per quanto vendereste questo ristorante?”
Il proprietario, senza avere alcun pensiero di vendere la proprietà, disse un prezzo assurdo, più del doppio del valore reale.
♦ La guardia disse disse: “Va bene. Ecco qui i soldi” E gli mostrò i soldi.
I due andarono da un notaio per fare l’atto di acquisto e vendita.
Tuttavia, prima di ripartire, l’acquirente chiese al cameriere di andare avanti. All’ufficio del registro, con sorpresa dell’ex proprietario, la guardia chiese che l’atto fosse trascritto a nome del cameriere come nuovo proprietario.
Dopo che la documentazione fu pronta e il pagamento effettuato, l’addetto alla sicurezza rivelò la sua identità e chi era il suo compagno che aveva pranzato lì.
“Io sono un semplice impiegato – disse – Ma chi mi ha detto di fare questo è stato l’Imperatore”.

Gesù è lo stesso Dio incarnato. Lui possiede tutto ed è in mezzo a noi. Ma si nasconde nel povero, nell’affamato, nella vedova, nel figlio abbandonato e così via. Se lo accoglieremo bene, otterremo il centuplo sulla terra, e poi il paradiso.

(Fonte: Historinhas do Padre Queiroz, redentorista brasiliano).

Una simpatica storia riferita a un Napoleone in difficoltà, insegna che è utile accogliere chi è in difficoltà. La Lettera agli Ebrei, nella Bibbia, ricorda al cap 13, 2 “Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo. Gesù stesso si nasconde nel povero, nell’affamato, nella vedova, nel figlio abbandonato e così via. Accogliendo loro, accoglieremo Gesù; riceveremo il centuplo sulla terra, e poi il paradiso.

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