Fede e dintorni

GIORNATE DA CONOSCERE E VIVERE

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Giornate da conoscere e vivere.

– Ormai non si sa come riuscire a dare attenzione alle varie “Giornate” create per aiutare la comunità internazionale a riflettere e ad orientare scelte e iniziative a riguardo: giornate religiose, giornate ecumeniche, giornate sociali, giornate della memoria…
– Però è’ sempre un bene quello che resta da queste giornate, perché esse sono come il seme che produrrà frutto a suo tempo.
– Giovedì 4 febbraio 2021 è stata la prima Giornata internazionale della fratellanza umana nata dallo storico incontro vissuto un anno fa ad Abu Dhabi da Papa Francesco e da altri Capi religiosi.
– Ad Abu Dhabi ci fu un nuovo inizio per la Fratellanza umana: e sono stati realizzati dei passi in avanti. – La pandemia in corso e le restrizioni che comporta non ha permesso l’incontro “in persona” dei vari inviati. Si è potuto realizzare, però, un evento virtuale con papa Francesco, lo sceicco Mohammed Bin Zayed, il grande imam Ahmad Al-Tayyeb, il segretario generale ONU António Guterres. Nell’occasione è stato assegnato il Premio Zayed ad António Guterres e Latifa Ibn Ziaten, un premio per la Fratellanza umana”.

L’evento.
♦ Papa Francesco ha celebrato giovedì 4 febbraio 2021 la Giornata internazionale della fratellanza umana. Lo ha fatto in un evento virtuale organizzato dallo sceicco Mohammed Bin Zayed ad Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti, con la partecipazione del grande imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb; il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres e altre personalità.
Nell’occasione è stato assegnato il Premio Zayed per la fratellanza umana che si ispira al Documento sulla fratellanza umana. L’incontro e la cerimonia di premiazione sono stati trasmessi in streaming in diverse lingue dalle ore 14.30 (ora di Roma) dal portale Vatican News.
«Questa celebrazione risponde al chiaro invito rivolto da papa Francesco a tutta l’umanità a costruire un presente di pace nell’incontro con l’altro», ha sottolineato il cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso.
«Nell’ottobre 2020, tale invito divenne ancora più ineludibile con l’enciclica Fratelli tutti. Questi incontri sono un modo per realizzare un’amicizia sociale autentica, come ci ha chiesto il Santo Padre».

I passi fatti finora.
Il 4 febbraio 2019, nel corso del viaggio apostolico negli Emirati Arabi Uniti, il Papa e il grande imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb, firmarono il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune. Pochi mesi dopo è stato istituito l’Alto Comitato per la fratellanza umana per tradurre le aspirazioni del Documento in impegni e azioni concrete.
L’Alto Comitato ha in programma di istituire una Casa famiglia abramitica, con una sinagoga, una chiesa e una moschea, sull’Isola Saadiyat ad Abu Dhabi.
Ha costituito una giuria indipendente che riceve candidature al Premio Zayed per la Fratellanza umana, selezionando i vincitori il cui lavoro si è distinto per l’impegno permanente a favore della fraternità umana.
Il 21 dicembre 2020 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato all’unanimità il 4 febbraio Giornata internazionale della fratellanza umana.
Il Papa ha esortato la Santa Sede a partecipare alla celebrazione della Giornata internazionale della fratellanza umana sotto la guida del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso.
Papa Francesco nel mese scorso in un video “Al servizio della Fraternità Umana”, aveva ribadito l’importanza di concentrarsi su ciò che è essenziale alla fede di tutte le fedi: adorare Dio ed amare il prossimo.

Parole di fraternità.
Papa Francesco: la fratellanza è la nuova frontiera dell’umanità, non c’è tempo per l’indifferenza, “o siamo fratelli o ci distruggiamo”.
Le prime parole di papa Francesco sono state per l’imam, «fratello mio, amico mio, mio compagno di sfide e di rischi – ha rimarcato – nella lotta per la fratellanza». «La sua testimonianza – ha quindi proseguito il Pontefice – mi ha aiutato molto perché è stata una testimonianza coraggiosa. So che non era un compito facile. Ma con lei abbiamo potuto farlo insieme, e aiutarci reciprocamente. La cosa più bella è che quel primo desiderio di fratellanza si è consolidato in vera fratellanza. Grazie, fratello, grazie».
Visibilmente contento, Papa Francesco ha ribadito: «Grazie a tutti per aver scommesso sulla fratellanza, perché oggi la fratellanza è la nuova frontiera dell’umanità. O siamo fratelli o ci distruggiamo a vicenda». E per questo ha messo in guardia dall’indifferenza: «Non possiamo lavarcene le mani, con la distanza, con la non-curanza, col disinteresse. O siamo fratelli o crolla tutto. È la frontiera. La frontiera sulla quale dobbiamo costruire; è la sfida del nostro secolo, è la sfida dei nostri tempi».
Anche la «non-curanza», infatti, è per il Papa «una forma molto sottile d’inimicizia. Non c’è bisogno di una guerra per fare dei nemici. Basta la non-curanza. Basta con questa tecnica – si è trasformata in una tecnica –, basta con questo atteggiamento di guardare dall’altra parte, non curandosi dell’altro, come se non esistesse».
Papa Francesco ha quindi spiegato che cosa intende per fratellanza. «Vuol dire mano tesa; fratellanza vuol dire rispetto. Fratellanza vuol dire ascoltare con il cuore aperto. Fratellanza vuol dire fermezza nelle proprie convinzioni. Perché non c’è vera fratellanza se si negoziano le proprie convinzioni». E perciò «un mondo senza fratelli è un mondo di nemici».

Anche da parte di Al-Tayyeb sono giunte parole di grande rispetto verso il Papa, «mio fratello, amico sulla via della fraternità e della pace». E la promessa di continuare a lavorare per il resto della sua vita con Francesco e con ogni sostenitore della pace «per rendere i principi di fratellanza umana una realtà in tutto il mondo». Da qui il suo auspicio concreto che il 4 febbraio sia «ogni anno un campanello d’allarme per il mondo e per i suoi leader, che li spinga a consolidare» questi principi.

Il premio.
Sono António Guterres e Latifa Ibn Ziaten i vincitori del premio “Zayed 2021 per la Fratellanza umana” conferito loro giovedì 4 febbraio, Giornata internazionale della fratellanza umana, durante l’evento virtuale organizzato ad Abu Dhabi dallo sceicco Mohammed Bin Zayed.
António Guterres, portoghese, classe 1949, segretario generale dell’Onu, durante l’ultimo anno in cui il mondo intero è stato inghiottito dalla pandemia – recita la motivazione del riconoscimento – ha più volte alzato la voce facendo appello a una «tregua globale in tutto il mondo per concentrarsi insieme sulla vera lotta: sconfiggere il Covid-19».
Latifa Ibn Ziaten, originaria del Marocco ma residente in Francia dal 1977, 61 anni e madre di cinque figli, è la fondatrice dell’Associazione “Imad per la gioventù e la pace”. Nel 2012 l’assassinio di uno dei suoi figli, paracadutista nell’esercito francese, la spinse a cercare l’autore dell’omicidio per capire i motivi del suo gesto. Quell’incontro le ha permesso di entrare nel mondo di un ragazzo che non era mai riuscito a integrarsi nella società. Da quando ha fondato l’associazione, Latifa viaggia in tutta la Francia per promuovere l’armonia sociale.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, António GuterresGuterres, dal canto suo ha ringraziato per il premio, definendolo «un riconoscimento per il lavoro dell’Onu». E Latifa ha ricordato: «Ho perso un figlio, ma oggi riesco a raggiungere tanti bambini che ho salvato anche nei centri di detenzione, perché non cadessero nell’odio».

(fonte: varie di Avvenire.it, giovedì 4 febbraio 2021).

Giovedì 4 febbraio 2021 è stata la prima Giornata internazionale della fratellanza umana nata dallo storico incontro vissuto un anno fa ad Abu Dhabida Papa Francesco e da altri Capi religiosi. Ad Abu Dhabi ci fu un nuovo inizio per la Fratellanza umana: e sono stati realizzati dei passi in avanti. – La pandemia in corso e le restrizioni che comporta non ha permesso l’incontro “in persona” dei vari inviati. Si è potuto realizzare, però, un evento virtuale con papa Francesco, lo sceicco Mohammed Bin Zayed, il grande imam Ahmad Al-Tayyeb, il segretario generale ONU António Guterres. Nell’occasione è stato assegnato il Premio Zayed ad António Guterres e Latifa Ibn Ziaten: un premio per la Fratellanza umana”.

Condividi l'articolo