Fotonotizia di Natale
Gli orari delle celebrazioni delle messe nelle Chiese di Tropea
Farisei e pubblicani oggi – Nel mondo e nella Chiesa stessa ancora oggi ci sono farisei e pubblicani. Semplicemente perché noi lo siamo: sì, perché tante volte siamo come il fariseo e a volte come il pubblicano. Il dito lo dobbiamo puntare contro noi stessi. Ma dalla parabola possiamo imparare qualcosa: come il fariseo, cerchiamo di non essere nella vita ladri e ingiusti, di osservare i comandamenti e pagare le tasse; come il pubblicano, riconosciamo, quando siamo al cospetto di Dio, che quel poco che abbiamo fatto è tutto dono Suo ed imploriamo, per noi e per tutti, il dono incommensurabile della Sua misericordia.
“Uno di voi mi tradirà… Non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte”. – O Padre, tu leggi nei cuori e conosci le nostre fragilità e paure: ascolta anche quanto non riusciamo a esprimere, e perdonalo per i meriti della passione di Cristo tuo Figlio.
Spagnolo di nascita, religioso clarettiano, Pedro Casaldáliga Plá arrivo missionario in Brasile. Paolo VI lo nomino e consacro vescovo nel 1971. Da allora, in un Mato Grosso segnato da analfabetismo ed emarginazione sociale, dove a farla da padroni erano i proprietari terrieri, dom Pedro divenne “teologo della liberazione”, “profeta dei poveri”, “vescovo del popolo”: «Qui si uccide e si muore più di quanto si viva. Qui uccidere o morire è più facile, alla portata di tutti, che vivere». – «Mi chiameranno sovversivo. E io dirò loro: lo sono. Per il mio popolo in lotta, vivo. Col mio popolo in marcia, vado».