Attualità

TRASFIGURATI PER VIVERE COME IL FIGLIO

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Trasfigurati per vivere come il Figlio.

– Oggi, seconda domenica di quaresima, è la domenica della Trasfigurazione. Il Cristo, vincitore delle tentazioni nel deserto, viene trasfigurato davanti ai discepoli e davanti a noi, che abbiamo deciso di seguirlo.
– Nella gloriosa manifestazione del monte Tabor, il Padre ci assicura che colui che cammina verso la croce, è il suo amatissimo Figlio, e in lui è racchiusa tutta la promessa di gloria e di pace della Pasqua.
– La Quaresima può apparire ad alcuni come un periodo cupo, in cui la Chiesa impone ai credenti sacrifici che ormai sembrano anacronistici, se non addirittura inopportuni. Ma non è così. Questo tempo, infatti, è un cammino verso la luce della risurrezione, che passa certamente attraverso il grigiore delle difficoltà umane ed è segnato dal peccato, ma è pur sempre guidato dalla colonna luminosa della grazia del Signore. – Rinfrancati dalla luce della Trasfigurazione noi possiamo riprendere il nostro cammino, certi che il Signore non ci abbandonerà, mentre testimoniamo al mondo il suo amore, la sua salvezza e la bellezza. – L’invito di ascoltare Gesù deve essere accolto, per restare saldi saldi nella fede nell’ora della prova, seguendo in tutto le sue orme, così con Lui saremo
trasfigurati nello splendore della luce del Padre.

Dal Vangelo di questa domenica (Mc 9,2-10).
♦ In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù.
♦ Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati.
Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
♦ Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

L’amore del Padre, la fedeltà del Figlio e l’invito a tutti i discepoli.
♦ Abramo, padre nella fede, per primo imparò a fidarsi di Dio nelle vicende liete e tristi della vita. Dio gli promette una discendenza numerosa come le stelle del cielo, alludendo al dono di Isacco, ma anche il possesso della terra. Segno delle divine promesse è l’alleanza che Dio stipula con lui.
♦ Anche per noi, come per Abramo, la salvezza dipende dalla fede, che è adesione al Figlio di Dio, Gesù, il quale sul Tabor – luogo della divina rivelazione – dinanzi a Pietro, Giacomo e Giovanni, che sarebbero stati suoi compagni nel Getsemani, si trasfigura mentre prega, manifestando la sua identità alla presenza di Mosè ed Elia, simboli delle Legge e dei profeti.
  Nella Trasfigurazione di Gesù Cristo la voce del Padre dichiara: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!» Il Padre ci chiama ad ascoltare il suo amato Figlio, perché purificati interiormente, possiamo godere la visione della sua gloria.
Dio ha tanto amato il mondo da dare il tuo Figlio, in sacrificio per la nostra salvezza. – L’invito di ascoltare Gesù deve essere accolto, per restare saldi saldi nella fede nell’ora della prova, seguendo in tutto le sue orme, così con Lui saremo trasfigurati nello splendore della luce del Padre.
La Quaresima è il tempo dell’ascolto, ascolto per essere trasfigurati in Cristo e vivere da figli di Dio.

La preghiera via alla trasfigurazione.
♦ “Mentre pregava il suo volto cambiò di aspetto”.
♦ Pregare trasforma: tu diventi ciò che contempli, ciò che ascolti, ciò che ami, diventi come Colui che preghi.
♦ Parola del Salmo: «Guardate a Dio e sarete raggianti!» (Sal 34,6). I tre discepoli guardano, si emozionano, sono storditi, hanno potuto gettare uno sguardo sul mistero di Dio. Un Dio da godere, un Dio da stupirsene, e che in ogni figlio ha seminato una grande bellezza.
“Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne!”.
Cristo Signore, sole di giustizia trasfigura ed accende l’universo in attesa. Salvatore dei poveri, la gloria del tuo volto splenda su un mondo nuovo!

Proviamo a pregare.
♦ O Padre, che ci chiami ad ascoltare il tuo amato Figlio, guidaci con la tua parola, perché purificati interiormente, possiamo godere la visione della tua gloria.
♦ Padre buono, che hai tanto amato il mondo da dare il tuo Figlio, rendici saldi nella fede, perché, seguendo in tutto le sue orme, siamo con lui trasfigurati nello splendore della tua luce.
♦ Padre d’infinita misericordia, che riversi nel nostro cuore la carità di Cristo, rendici capaci di portare ogni giorno il giogo della croce che tu trasformi nel giogo leggero e soave dell’amore.
«Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!».

Oggi, seconda domenica di quaresima, è la domenica della Trasfigurazione. Il Cristo, vincitore delle tentazioni nel deserto, viene trasfigurato davanti ai discepoli e davanti a noi, che abbiamo deciso di seguirlo. – Nella gloriosa manifestazione del monte Tabor, il Padre ci assicura che colui che cammina verso la croce, è il suo amatissimo Figlio, e in lui è racchiusa tutta la promessa di gloria e di pace della Pasqua. – Rinfrancati dalla luce della Trasfigurazione noi possiamo riprendere il nostro cammino, certi che il Signore rimane accanto a noi – L’invito di ascoltare Gesù deve essere accolto, per restare saldi saldi nella fede nell’ora della prova, seguendo in tutto le sue orme, Così con Lui saremo trasfigurati nello splendore della luce del Padre.

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