Fede e dintorni

Festa della Santa Famiglia

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Festa della Santa Famiglia.

– Nella domenica dopo Natale la Chiesa ci invita a guardare alla Santa Famiglia di Nazareth per ritrovarvi le nostre famiglie.
– La famiglia di Gesù, profuga in Egitto, affronta con pazienza e fiducia in Dio le sofferenze di questo esilio.
– La Santa Famiglia di Nazareth, esperta nel patire, indica a tutte le famiglie la via da seguire anche, e soprattutto, nelle difficoltà e nei problemi: fiducioso abbandono in Dio con la ferma speranza che Egli porterà a compimento la nostra felicità.
Le prove che la Santa Famiglia ha sperimentato rivelano che il segreto dell’unione, della prosperità e della salvezza della famiglia cristiana è una fede intrepida, una lucida speranza, un’amorosa, anche se sofferta, fedeltà alla volontà e ai disegni di Dio; e soprattutto che l’amore familiare è vocazione alla santità.

Dal Vangelo di questa domenica (Mt 2,13-15.19-23)
I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio».
Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino».
Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».

Una famiglia in fuga.
Nel Vangelo ascoltiamo il racconto della fuga in Egitto di Giuseppe con Maria e il Bambino: una famiglia che obbedisce alla voce dell’angelo che reca i disegni di Dio, il vero Signore della storia, il quale porta a compimento ogni cosa.

♦ Subito dopo l’adorazione dei Magi, Matteo narra nel suo Vangelo la fuga in Egitto, la strage degli innocenti e il ritorno dall’Egitto: tre episodi collegati alla storia della Santa Famiglia e presentati nel Vangelo come altrettanti compimenti di profezie dell’Antico Testamento.
♦ L’angelo del Signore è apparso in sogno a Giuseppe e gli ha detto: “Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo”.

Dio, colui che è il Salvatore, agisce in diversi modi.
♦ Un tempo aveva salvato un altro Giuseppe, sempre in Egitto, facendo sì che sfuggisse ai suoi fratelli, uscisse dalla prigione e avesse, infine, autorità e potere per aiutare i suoi fratelli e l’intera famiglia di Giacobbe, suo padre. Davvero Dio salva in diversi modi.
♦ Questa volta salva la Santa Famiglia grazie all’aiuto di un altro “giusto”: san Giuseppe, spinto ad obbedire alle parole dell’angelo proprio dalla sua fiducia nel disegno divino e nel compimento della volontà celeste.
“Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto”, proprio mentre Betlemme e i dintorni stavano per risuonare di pianti e lamenti, provocati dalla strage degli innocenti. Dopo la morte di Erode, sempre obbedendo alle parole dell’angelo, Giuseppe ritorna dall’Egitto, portando con sé Gesù e Maria, per stabilirsi a Nazaret.
La fede in Dio e l’obbedienza alla sua parola possono cambiare il cammino della nostra vita. Così, è per la nostra salvezza che Dio ha salvato la Santa Famiglia. (fonte: LaChiesa.it)

  Preghiamo per le nostre famiglie, perché seguano docilmente gli esempi della Famiglia di Nazareth, senza perdersi d’animo nelle prove di questa vita, , perché Dio ci è vicino e porta a felice compimento ogni cosa.

Contempliamo oggi la Santa Famiglia di Nazareth, vero modello da cui le famiglie imparano a vivere nell’amicizia e nella pace con Dio. La famiglia di Gesù, profuga in Egitto, che affronta con pazienza e fiducia in Dio le sofferenze dell’esilio, richiama fortemente i credenti e gli uomini di buona volontà all’accoglienza generosa e ospitale di tante famiglie in fuga dalla guerra, dalla violenza, dalla fame e in cerca di un futuro “umano” dei propri figli. – oggi, in modo particolare, preghiamo per tutte le nostre famiglie, perché seguano docilmente gli esempi della Famiglia di Nazareth, senza perdersi d’animo nelle prove di questa vita, perché Dio ci è vicino e porta a felice compimento ogni cosa.

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