Fede e dintorni

Morto in Cambogia missionario a lungo perseguitato

P. Toni Vendramin, sacerdote missionario del PIME, originario di Badoere, è stato il primo prete italiano ad entrare nel Paese dopo la caduta del dittatore Pol Pot. Una vita dedicata all’aiuto del prossimo nei territori del sud-est asiatico. In trent’anni la Chiesa cambogiana lentamente è rinata, grazie anche al contributo del Pime che oggi nel Paese conta dieci missionari. E padre Toni con grande semplicità ha accompagnato questo cammino, negli ultimi anni come parroco della chiesa di San Pietro, ma anche andando a visitare i carcerati. Diceva P. Toni: “Oggi, in tutte le missioni c’è l’asilo, a volte la scuola elementare, insieme a strutture di base, case per i disabili, altre iniziative sociali. “La capitale Phnom Phen è cresciuta, ma a piccoli passi sta crescendo anche questa nostra Chiesa”.

Fede e dintorni

Accanto a chi combatte la tratta delle donne

Un esempio di redenzione – A Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana, già qualche anno fa le Oblate del SS. Redentore hanno promosso la cooperazione tra le congregazioni religiose per gestire una casa di accoglienza per le vittime della tratta, che non sono più solo donne adulte, ma anche ragazze e adolescenti, vittime di un meccanismo criminale a sfondo di turismo sessuale. Ora le vittime che vogliono uscire dal perverso sistema hanno un punto di riferimento: la Casa di Malala.

Fede e dintorni

Il peso dello zaino

Nella nostra vita una certa ansia ci fa caricare inopinatamente di pesi che ostacolano il nostro cammino, mentre un po’ di saggezza raccomanda di portare solo l’essenziale. – Tutti abbiamo davanti agli occhi viaggiatori e turisti “alla Fantozzi”, carichi di bagagli cedere sotto il loro peso. – I camminatori esperti, invece, sanno che, se si vuole arrivare alla meta da raggiungere, bisogna portare solo l’essenziale per procedere nel cammino. – Lo stesso Gesù raccomandava ai discepoli mandati ad annunziare il vangelo: “Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone…” (Mt 10,9-10).

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Il Carmelo, lo Scapolare, la Madonna

La Madonna del Carmine è stata sempre rappresentata con Gesù Bambino, in braccio o in grembo, e porge lo scapolare o abitino (col riferimento che tutto porta a Gesù), e con la stella sul manto (consueta nelle icone orientali per affermare la sua verginità). La sua ricorrenza liturgica è il 16 luglio, giorno in cui nel 1251, la Madonna apparve a San Simone Stock, superiore generale dei carmelitani, porgendogli l’ “abitino”. Tra i fedeli si è sviluppata una spiritualità “spicciola e concreta” fatta di preghiere, digiuni e canti: e i fedeli sono gelosi dell’osservanza di queste tradizioni.

Attualità

Cosa imparare dagli Europei di calcio appena conclusi

L’Italia è campione d’Europa di calcio; ha vinto battendo in finale l’Inghilterra. – E si può dire che il trofeo è andato alla squadra che più lo ha meritato, superando i leoni inglesi nel mitico stadio londinese di Wembley, il “tempio del calcio”, sotto lo sguardo attonito dei tifosi di casa. – Cosa imparare da questo complesso torneo di calcio? Ma chi deve imparare? Si sono dette tante cose a riguardo. – Per tutti c’è da imparare qualcosa. – Non sprechiamo l’occasione.

Fede e dintorni

Come un castello di sabbia

Facciamo tutti l’esperienza di essere fragili come un castello di sabbia. Quando cadiamo facciamo fatica a tirarci su, a meno che non c’è un amore forte che spinge a ricominciare. Troppo spesso diamo per scontato anche che tutto ci è dovuto, anche la salute.- Bisogna imparare a trovare sempre la forza e il coraggio per affrontare ciò che di contrario ci potrà capitare, e ringraziare per ogni esperienza bella o brutta che la vita ci presenterà per darci una nuova consapevolezza. – Soprattutto vivere con responsabilità la fiducia negli altri, che è come un castello di sabbia: difficilissima da costruire, facilissima da distruggere.

Fede e dintorni

Un ragazzo voleva incontrare Dio

A chi non è venuto il desiderio di incontrare o vedere Dio? – Nella nostra infanzia spirituale pensavamo che fosse possibile, ed abbiamo fatto anche buone azioni per poterlo vedere. – In verità amavamo già Dio, pur senza conoscerlo… – Poi siamo cresciuti e ci siamo come disincantati, restando legati al razionale, – “Vedere Dio” è un desiderio che solo un innamorato può avere. E non è da pazzi il desiderarlo, visto che è Gesù stesso che ce lo dice: “Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”. – Nel Vangelo di Giovanni si legge: «Dio nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato» (Gv 1,18)… Ora «Dio si può vedere, Dio ha manifestato il suo volto, è visibile in Gesù Cristo». (Benedetto XVI).

Fede e dintorni

Imparare a chiedere aiuto

Non c’è mai da vergognarsi nel chiedere aiuto; è una delle cose più coraggiose che puoi fare! Gesù ci ha insegnato a chiedere aiuto “gratuitamente”: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita» (Matteo, 11, 28-29) – E quando chiediamo l’intercessione della Madonna, è lei stessa a presentare la nostra richiesta al Figlio, che la esaudisce come alle nozze di Cana.

Attualità

Mandati a due a due, come fratelli

Gesù manda i suoi discepoli a due a due, come fratelli e messaggeri del Vangelo e ambasciatori di Dio – Per mezzo dei suoi messaggeri, Dio ha preparato l’umanità, nel corso di una lunga storia, alla venuta di suo Figlio e alla rivelazione della salvezza da lui portata. – Gesù chiama i Dodici a formare il nucleo del popolo definitivo di Dio e li fa suoi collaboratori. – Essi sono incaricati di vincere il potere del male, di guarire e di salvare gli uomini che avessero creduto al loro messaggio. – Anche oggi noi cristiani siamo tenuti, in modo nuovo, a portare continuamente la nostra testimonianza al nostro prossimo: per mezzo della nostra preghiera e del nostro impegno personale e comunitario per aiutare il Regno di Dio a crescere tra gli uomini.

Fede e dintorni

Il potere della dolcezza

«Non c’è niente di più forte al mondo della dolcezza»… – Ciò che domina la forza non è una forza superiore (che genera soltanto un’escalation di violenza), ma è la dolcezza, che davvero è disarmante. – Come è vero che la verità finisce sempre per trionfare sulla menzogna e la luce per far fuggire l’ombra, la dolcezza riesce a estrarre dal cuore dell’uomo la dolorosa scheggia del male. – Madre Teresa vide la miseria, la morte e la carestia perseguitare i suoi fratelli in India. Prima agì, iniziando da sola, tenendo tra le braccia uno sconosciuto moribondo in una strada di Calcutta. Poi si è ricolto con la parola al mondo dei politici per parlare di rispetto per la vita, l’amore, l’azione. Non ha urlato, ha cantato il canto dell’amore, chiedendo pane e affetto per i più poveri. I risultati li vediamo ancora oggi. – La dolcezza è davvero invincibile.

Fede e dintorni

Padre Stan gesuita, un agnello sacrificale

E’ morto in ospedale, dove da pochi giorni era stato trasferito il gesuita Padre Stan Swamy: a 84 anni ha dovuto trascorrere nove mesi in cella con l’accusa di terrorismo per aver difeso i diritti delle popolazioni tribali. Oltre all’età avanzata e al morbo di Parkinson, aveva contratto anche il Covid. – Un vero e proprio agnello sacrificale voluto dal governo indiano per colpire gli attivisti che “hanno osato prendere le difese” dei diritti delle delle tribù indifese dinanzi all’appetito di grandi interessi economici. – Il sacrifico di P. Stan potrà suscitare pace e riconciliazione nella società indiana.

Fede e dintorni

Liberare la vita dallo stress

Da quando lo stress è entrato nella nostra vita, c’è chi ci guadagna (medico, farmacista, consulente psicologico…) e chi ci perde (la propria salute e le relazioni familiari e sociali). – Come credenti, abbiamo a disposizione un mezzo potente che è la preghiera, la quale ci aiuta a ritrovare la fiducia e serenità, perché ci aiuta a non sentirci soli, ma che siamo nelle mani di Colui che ci ha creati e vuole la nostra felicità. Perciò apri la porta del tuo cuore a Dio e alla Madonna nostra Madre.

Fede e dintorni

Il lavoro fa soldi puliti

Agli antichi cercatori d’oro sono subentrati i patiti del gioco d’azzardo con le sofferenze che ne seguono. Sofferenze che finiscono col portare dolore e miseria nelle famiglie e colpire vittime innocenti, come i figli. – Il lavoro è la vera forza ed energia che trasforma tutto in oro, oro pulito, ed esso non tradirà le aspettative. – Ma è importante capire cosa alla fine veramente interessa. Gesù ci ammonisce: “Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore” (Mt 6,19-23).

Fede e dintorni

I veri amici si vedono nell’ora del bisogno

Quando si sta nella fortuna, si è attorniati da molti amici e quando la fortuna gira le spalle scompaiono anche gli amici. Proverbi e storie a riguardo abbondano. – La figura del Cireneo che aiuta Gesù è un esempio di come si possa essere amico di chi sta in difficoltà. – Dio sa aspettare chi sbaglia e dona nuove possibilità di reinserimento nella via del bene. ma cosa può fare dinanzi ad una volontà ostinata di rimanere nel male? Dio è misericordioso, ma anche è giusto è troverà il modo migliore di regolare i conti, sapendo che la sua è sempre volontà di salvezza.

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Gesù, profeta non accolto tra i suoi

Venne tra i suoi, e i suoi non l’hanno accolto. Gesù, profeta non accolto tra i suoi. Gesù annuncia la buona notizia del Regno e compie segni prodigiosi. Ma a Nàzaret, tra i suoi concittadini, lo stupore cede il posto all’incredulità. Qui non può compiere miracoli, perché per questi sono necessari cuori aperti alla fede. – La gente di Nazaret è stupita: “Donde gli vengono queste cose? Non è costui il carpentiere?”, figlio di una famiglia ordinaria? ed ha la pretesa di trasmettere una nuova dottrina? – Certamente c’era in gioco l’invidia e altri motivi. – Ma è lo stesso ancora oggi per tanti profeti pieni dello Spirito di Dio, che hanno dovuto soffrire il rifiuto, l’incredulità ed anche la persecuzione dei loro concittadini, confratelli, correligionari per poi essere riconosciuti ed accolti.

Fede e dintorni

Una ragione per vivere

Tante persone vivono cercando una ragione per cui vivere: e se non la trovano cadono in depressione. Una ragione per vivere? Chiediamo al Signore. “Signore, donami occhi per vedere le necessità e le sofferenze dei fratelli, infondi in me la luce della tua parola per confortare gli affaticati e gli oppressi: fa’ che mi possa impegnare lealmente al servizio dei poveri e dei sofferenti”.

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A 14 anni sulla via degli altari

Per Paola Adamo, la santità giovane «della porta accanto», morta nel 1978, lo scorso 28 giugno si è insediato il Tribunale per la causa di beatificazione nella Cattedrale San Cataldo di Taranto. – A 13 anni scriveva: «Se Dio è la sorgente di tutte le cose, solo Lui ci potrà fare davvero felici» e ancora: «Se credi in Dio, hai il mondo in pugno». – «La sua esperienza fa pensare a quella santità della porta accanto di cui parla papa Francesco: era una ragazza contro gli stereotipi e il bullismo». – Dai suoi emergono punti teologici interessanti e di grande profondità.