Curiosità dalla storia

Curiosità dalla storia: dall’O.d.G. Grandi al processo di Verona (3)

Ciano, con Bottai e Grandi, fu il terzo inatteso promotore della mozione di sfiducia Il 24 luglio alle ore 17:00 i 28 membri del Gran consiglio del Fascismo si riunirono nella stanza del pappagallo a Palazzo Venezia Il 25 marzo 1943 il re aveva conferito a Dino Grandi il collare dell’Annunziata, permettendogli così di essere […]

Fede e dintorni

Come il Giusto e i giusti rispondono al male

Una leggenda ebraica afferma che Dio non ha distrutto il mondo per le sue nefandezze grazie a trentasei uomini giusti, umili e sconosciuti che, con la loro presenza, hanno controbilanciato il male e fermato la sua mano giustiziera. I cristiani credono che “Il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà la loro iniquità”. La croce di Cristo continuerà a salvare il mondo. Intanto i giusti crescono: sono molti  e vivono anche in mezzo a noi. – Queste figure di contemporanei sono presentate in un libro di Gabriele Nissim “Il bene possibile. Essere giusti nel proprio tempo” (Torino, Utet, 2018, pagine 178, euro 15). – Frequentare la scuola del Giusto per seguire l’esempio dei giusti.

Curiosità dalla storia

Curiosità dalla storia: dall’O.d.G. Grandi al processo di Verona (2)

Il piano: sfiduciare Mussolini, farlo arrestare e affidare il Governo a Badoglio Grandi: «Dissi a Mussolini tutto […] gli anticipai quello che avrei detto e fatto in G.C., lo scongiurai di deporre spontaneamente nelle mani del Re tutti i poteri civili e militari come unica alternativa possibile per una soluzione della guerra» «In un giorno […]

Curiosità dalla storia

Curiosità dalla storia: dall’O. d. G. Grandi al processo di Verona

Dopo la seduta del Gran consiglio del 25 luglio ’43, il Duce rassegnò le dimissioni Grandi: «Mussolini, la dittatura, il fascismo debbono sacrificarsi, […] debbono “suicidarsi” dimostrando con questo loro sacrificio il loro amore per la Nazione» La mattina dell’11 gennaio 1944 si chiuse una pagina di storia ancora oggi piena di dubbi e di […]

Fede e dintorni

Il bambino in un campo di grano

Da sempre facciamo esperienza che l’unione fa la forza e che da soli riusciamo a fare ben poco. Eppure la tentazione perenne del fai-da-te sembra tenere lontano molti dal fare qualcosa di buono, con la scusa-alibi, come dice un detto popolare, “meglio soli, che male accompagnati”. Cercare l’unione di forze deve diventare stile di vita quotidiano e non manifestarsi solo in tempi di disastri. E in questo, se osserviamo il comportamento degli animali (formiche, api, animali in branco), riceveremo interessanti lezioni.

Fede e dintorni

Una nuova Beata martire rumena

Il 22 settembre 2018 a Nisiporesti, Romania, il cardinale Becciu ha presieduto il rito di beatificazione della giovane martire Veronica Antal, considerata la Maria Goretti della Romania, che viene additata come modello nella testimonianza eroica del Vangelo. Ella ha consacrato la vita a Gesù e a lui è stata fedele fino al martirio, avvenuto in un contesto tragico di grandi sofferenze e di persecuzione per i cristiani di questa terra. La beata Veronica aiuti i suoi connazionali a essere oggi protagonisti di bontà e di pace, di solidarietà e di accoglienza, specialmente verso le persone più fragili e disagiate.

Cultura e Società

Per tutto c’è la mamma

L’educazione in famiglia avviene sempre, che ne siamo consapevoli o meno. «I figli fanno sempre il loro mestiere, e lo fanno bene: i figli ci guardano. Ci guardano sempre; e vedono quale concezione, quale sentimento abbiamo della vita. Perciò l’attenzione a come si vive, diventa di per se stessa attenzione a come si educa. – “Come si fa a educare?”. Vivendo in positivo la vita.

Fede e dintorni

La politica, il servizio, la croce

Servire la propria comunità, civile o religiosa richiede lo spirito di Gesù che porta la croce della umanità. Come ai discepoli di allora, così anche a noi Gesù insegna a pensare e ad agire secondo la logica del servizio e della croce. E mentre noi ci attardiamo a discutere su chi fra noi deve essere il più grande, Gesù ci esorta a conformare i nostri comportamenti secondo i modelli del “servo” e del “bambino”: due atteggiamenti genuinamente evangelici. Perciò, da cristiani: chi vuole comandare, deve essere pronto a servire la comunità.

Fede e dintorni

Un naso cattolico

In tempo di confusione, quando le voci diventano molte e tutte tirano dalla propria parte, il vero cattolico sta sempre unito al suo Pastore e a chi lo rappresenta, il Papa. – Raccomanda la lettera agli Ebrei: “Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunziato la parola di Dio; considerando attentamente l’esito del loro tenore di vita, imitatene la fede. Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre! Non lasciatevi sviare da dottrine diverse e peregrine, perché è bene che il cuore venga rinsaldato dalla grazia, non da cibi che non hanno mai recato giovamento a coloro che ne usarono (Ebr 13, 7-9). Il santo redentorista Clemente Maria Hofbauer (1751-1820) fu un esempio di fedeltà alla Chiesa e al Papa.

Fede e dintorni

Il martire sta sempre con i deboli

La intensa visita di Papa Francesco ai luoghi del martire Beato don Pino Puglisi ha messo in risalto la speciale testimonianza di don Puglisi “stare sempre con i deboli”. Il Papa l’ha evidenziata con parole forti, che hanno ricordate quelle di Giovanni Paolo II nella Valle dei Templi in Agrigento 25 anni fa. Martire significa testimone e don Pino Puglisi ha testimoniato in pienezza l’amore e la paterna attenzione sopratutto verso i giovani, che sono ancora deboli e purtroppo oggetti di desiderio della malavita e del regime di consumo sfrenato della nostra civiltà.

Fede e dintorni

Un ragazzo, la foresta, la vocazione

E’ bello venire a conoscenza di particolari di storie che hanno inciso sulla vita di qualcuno, particolarmente sulla propria vocazione. In questi giorni siamo in apprensione per la sorte del missionario Padre Pierluigi Maccalli, originario della diocesi di Crema, rapito da estremisti mentre si trovava nella parrocchia di Bomoanga, diocesi di Niamey in Niger. – Tra le tante storie vocazionali, eccone una una sviluppatasi in una foresta del Brasile: dalla foresta al sacerdozio! Papa Francesco ha invitato a pregare ed a impegnarsi seriamente per l’Amazzonia nel recente Sinodo voluto da lui sull’Amazzonia.

Fede e dintorni

19 Martiri di Algeria beatificati il prossimo 8 dicembre

Dopo la scelta di cercare una riconciliazione improntata al silenzio, ora la Beatificazione dei 19 martiri cristiani di Algeria apre uno squarcio di luce sulle tante sofferenze vissute dal popolo algerino. E si spera con questo di favorire un processo di riconciliazione e di perdono. – Il messaggio che lasciano questi 19 martiri con il sacrificio della loro vita è chiaro: che una coesistenza fraterna e rispettosa tra le religioni è possibile.

Fede e dintorni

Una baracca in cielo

Pensiamo mai al Paradiso? Lo desideriamo? Come ce lo immaginiamo? Il pensiero del Paradiso ha reso buone e perseveranti tante persone, sostenendole nelle difficoltà della vita terrena. Inoltre: “Nessuno di noi entrerà in Paradiso se là non potrà trovare qualcuno a cui possa dire: anch’io ho dato il mio aiuto per farti arrivare in cielo!” (Fulton Sheen, 1895-1979).

Fede e dintorni

Una storia di perdono

Perdonare non è facile, ma è la più grande virtù porta benefici a questo nostro mondo. Se vi fosse il perdono nella società, nella famiglia, nella comunità, la terra non sarebbe più come una gabbia di belve feroci ma una piccola oasi di pace, di Paradiso. Il perdono ci rende simili a Dio che ci ama fino al punto di perdonare sempre, perdonare tutto. Il perdono è una “benefica sofferenza”, che fa bene ad entrambe le parti: a colui che perdona e a colui che è perdonato.

Fede e dintorni

Il Messia sofferente specchio per la Chiesa

La salvezza, nella logica del vangelo, richiede la sofferenza, che solo un amore senza limiti come quello di Cristo può sostenere. – Ci attira il Cristo che soffre? Allora non esitiamo a seguirlo. Accogliamo l’invito a perdere la nostra vita aderendo in pienezza alla logica della croce, come il Beato Don Pino Puglisi che tra un mese sarà canonizzato.  Il sorriso e la croce accettata e portata con amore è la testimonianza vincente di Don Pino Puglisi per noi oggi.

Fede e dintorni

Accoglienza con cene in famiglia con i migranti

Seconda edizione di “Aggiungi un posto a tavola”, il progetto nato per favorire l’integrazione dei migranti da un’idea della cooperativa Odissea insieme all’Osservatorio per la pace di Capannori, alla Caritas e al Cooperazione missionaria della diocesi di Lucca. – Se il primo anno erano state 12 le famiglie ad aprire le loro case, questa estate il numero è arrivato a 26 famiglie. Un’occasione per i residenti di scoprire chi sono veramente i richiedenti asilo, quali sono le loro storie, come sono arrivati e come si trovano in Italia. Le famiglie hanno potuto fare loro domande e conoscerli faccia a faccia senza alcun pregiudizio, soltanto ascoltandoli in un clima conviviale.

Fede e dintorni

Il paese delle persone con una gamba più corta

Il rischio di una nuova schiavitù di pensiero è sempre in agguato: perché, in qualche modo, bisogna prendere posizione, bisogna schierarsi. E sono gli stessi social media ad attirare, anche manipolando le informazioni, verso l’una o l’altra posizione. Il cristiano deve guardare la propria coscienza illuminata dalla Parola in cui crede e da cui è nutrito. Dice San Paolo: “Non conformatevi a questo mondo, ma trasformatevi rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto” (Rom 12, 2).

Fede e dintorni

Le ronde delle mamme migranti

n Svezia da qualche tempo si sono organizzate le ronde delle mamme migranti per strappare i propri figli alla criminalità. Di giorno sono operaie, casalinghe, insegnanti: di notte diventano madri coraggio nel popoloso quartiere di Rinkeby a Stoccolma. Pattugliano scuole, parchi, parcheggi: tutto per strappare i figli alle trappole del crimine che cerca manovalanza a basso costo. – Con tutte le discussioni in corso sulla questione migranti, questa storia  può gettare una luce di speranza sul futuro della presenza dei migranti nei nostri paesi.

Fede e dintorni

Il vecchio che adorava il sole

Dio è amore (1Gv 4,8) e tutti quelli che parlano la lingua dell’amore e praticano l’amore riusciranno a comunicare con Lui e tra di loro. Ma se invece dell’amore si vuole praticare una qualunque forma di predominio sull’altro, allora le diversità saranno un ostacolo insormontabile. La “ortodossia” non dispensa nessuno dall’amare gli altri, anche se diversi per religione, cultura e razza.